Le stanze Obeya hanno avuto origine dal concetto di 'war room' utilizzato nelle aziende manifatturiere giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale.
La disposizione di una stanza Obeya include tipicamente spazi murali dedicati per strumenti di gestione visuale, come lavagne e grafici.
Le stanze Obeya sono spesso utilizzate nelle metodologie Lean e Agile per promuovere il miglioramento continuo.
Le stanze Obeya incoraggiano la partecipazione attiva e l'impegno di tutti i membri del team, favorendo un senso di responsabilità e responsabilizzazione.
La natura visiva di una stanza Obeya aumenta la trasparenza e aiuta i team a individuare colli di bottiglia o aree che necessitano miglioramenti.
Ricerche suggeriscono che le stanze Obeya possono portare a una maggiore soddisfazione dei dipendenti e appagamento professionale.
La disposizione e l'allestimento di una stanza Obeya dovrebbero essere flessibili per adattarsi a diverse dimensioni del team e requisiti di progetto.
Formare i membri del team sull'uso efficace della stanza Obeya e dei suoi strumenti può massimizzarne il valore.
Molte organizzazioni ritengono utile avere un facilitatore o coordinatore designato per le attività nella stanza Obeya.
Il termine 'Obeya' deriva dalle parole giapponesi 'o', che significa 'grande', e 'beya', che significa 'stanza'.
Le stanze Obeya enfatizzano l'importanza dell'interazione faccia a faccia e scoraggiano l'affidamento esclusivo alla comunicazione digitale.
I principi delle stanze Obeya si allineano a concetti come Gemba (andare nel luogo reale) e Hoshin Kanri (implementazione delle politiche) nella gestione Lean.